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Alla fine è successo e mi sono dimenticato di ricordartelo. Ieri è uscito Verso una nobile morte, di Shigeru Mizuki, che contiene un fumetto di rara bellezza. Leggendo quel fumetto ho pianto, mi sono indignato, ho avuto paura… Per quel fumetto ho perfino scritto una prefazione.
Una prefazione che inizia così…
Trenta anni sono un sacco di tempo. Per molti di noi costituiscono gran parte della vita: il periodo, necessario o sufficiente, per passare dall’infanzia alla maturità, dal gioco da bambini all’indipendenza e all’autonomia. In trent’anni i ricordi si stratificano, si confondono, perdono nitore, si offuscano… Anche le ossessioni e le nevrosi, alimentandosi di loro stesse, riverberano delle memorie altrui, dei racconti – fatti o sentiti– e dei libri letti, dei film visti, dei dischi ascoltati…
Trent’anni sono un sacco di tempo. Per molti di noi, ma non per Shigeru Mizuki. La sua straordinarietà non è solo autoriale. Egli è anche incredibilmente longevo e non tanto, non solo, per i novantuno anni di vita appena superati. Ma, soprattutto, per l’incredibile capacità di sopravvivere a tutto che ha mostrato nel tempo.
Archiviato in:Anarchivio, La Cucina di casa Spari Tagged: shigeru mizuki Image may be NSFW.
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