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Storie che ti faranno diventare Pazzo

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L’esperienza di Harvey Kurtzman al servizio di Stan Lee, alla Timely che, anni dopo, si chiamerà Marvel Comics, finisce malino. Hey Look!, la serie di pagine autoconclusive su cui il fumettista stava sperimentando e inventando, è arrivata al capolinea e Lee vorrebbe che il giovane fumettista facesse una serie simile a quella Blondie che piace tanto ai lettori dei quotidiani statunitensi. Chic Young, hai presente?

Frustrazione e rabbia, come sempre, per Kurtzman, ma anche una fresca famigliola da mantenere: infatti il nostro è convolato a nozze con Adele, la segretaria di Stan Lee. Tocca di lavorare.

Con la cartelletta sotto braccio, Harvey fa visita a tutti gli editori di comic book di New York, riuscendo a piazzare qua e là qualche storia.

Tra gli editori cui Kurtzman fa visita c’è anche Bill Gaines, insegnante di chimica mancato che ha da poco ereditato la casa editrice del padre Max. Si chiama EC Comics e quella E sta per Educational: l’editore è infatto specializzato in fumetto religioso e storico. Il neoeditore si appresta al lancio delle nuove linee di comic book, incentrate sul crimine e sull’orrore, che trasformeranno quella sigla: la E significherà presto Entertainment e addio ai temi religiosi.

Kurtzman è bravissimo. Gaines lo vede subito e lo arruola.

Alla EC il processo di produzione del fumetto costringe gli sceneggiatori a impostare graficamente le pagine. Le tavole bianche vengono inviate a un servizio editoriale che traccia i balloon e disegna il lettering col normografo. Poiché le pagine arriveranno sul tavolo del disegnatore con tutti gli elementi verbali al loro, lo sceneggiatore è costretto a suddividere la pagina in quadretti e a definire gli ingombri e la posizione di nuvolette e didascalie. Code comprese.

A Harvey il vincolo calza a pennello. Lo traduce nel proprio marchio di fabbrica: fino alla morte, sceneggerà con la matita sul foglio da disegno, costringendo i disegnatori alla massima fedeltà. Peccato che sia uno scrupoloso precisino e scrivere storie di guerra gli richiede di documentarsi un sacco. Sceneggia poco e, di conseguenza, guadagna poco. La dura legge del pane e del companatico.

Per risanare il suo reddito precario, Gaines gli propone di curare una nuova testata. Deve trattarsi di un lavoro che non costringa Kurtzman a ricerche e documentazione. Memori di “Hey look!”, Gaines e Kurtzman si accordano per un comic book umoristico che si dovrebbe chiamare “Mad mag”.

Alla fine dell’estate del 1952 esce “Mad”

Per i sessant’anni del giornale, DC Comics, attuale editore di “Mad”, ha dato ai suoi titoli più importanti copertine che ne omaggiassero la storia. Eccole.


Archiviato in:Anarchivio Tagged: bill gaines, harvey kurtzman, stan lee

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